CCNL Miniere: sottoscritta l’ipotesi di accordo con aumenti retributivi in 4 tranches



Con l’accordo in arrivo nuovi minimi retributivi a partire da dicembre e l’aumento dell’indennità per i Quadri


In data 11 luglio 2025 Assorisorse insieme a Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil hanno sottoscritto un’ipotesi di accordo che interessa 1.050 lavoratori impiegati in attività minerarie in 70 siti, dislocati in 8 regioni. Il rinnovo decorre dal 1° aprile 2025 e scade il 31 marzo 2028. Le parti hanno precisato che lo scioglimento della riserva è previsto entro il 31 luglio 2025, a seguito del percorso di votazione assembleare.


 


L’accordo prevede l’insediamento di una Commissione per rinnovare la classificazione del personale, tenendo conto del ricambio generazionale e dell’evoluzione tecnologica legata, anche, all’Intelligenza Artificiale. L’insediamento è previsto appena sciolta la riserva e il termine dei lavori è calendarizzato entro aprile 2026.


 


Dall’11 luglio 2025, la quota riguardante la previdenza complementare a carico dell’azienda è aumentata al 4%, comprensiva dello 0,2% per la quota di premorienza. Sempre a decorrere dalla stessa data, la quota dell’assistenza sanitaria complementare, livello Base, è a carico dell’azienda e riguarda soltanto il lavoratore dipendente. È compito del lavoratore integrare la quota per eventuali familiari o per un pacchetto superiore.


 


Dal punto di vista economico, per i Quadri è stato stabilito un aumento dell’indennità pari a 20,00 euro lordi mensili. Inoltre, sono previsti incrementi retributivi in 4 tranches:


dicembre 2025;
marzo 2026;
gennaio 2027;
gennaio 2028.


















































































Livello Parametro Aumento dicembre 2025 Aumento marzo 2026 Aumento gennaio 2027 Aumento gennaio 2028 Totale aumento
1S 215 31,85 95,56 127,41 119,44 374,26
1 207 30,67 92,00 122,67 108,87 354,20
2 190 28,15 84,44 112,59 99,93 325,11
3 165 24,44 73,33 97,78 86,78 282,33
4 145 21,48 64,44 85,93 76,26 248,11
5 135 20,00 60,00 80,00 71,00 231,00
6 125 18,52 55,56 74,07 65,74 213,89
7 115 17,04 51,11 68,15 60,48 196,78
8 100 14,81 44,44 59,26 52,29 171,11

















































































Livello Parametro Minimo 1.1.2025 Minimo 1.12.2025 Minimo 1.3.2026 Minimo 1.1.2027 Minimo 1.1.2028
1S 215 3.037,90 3.069,75 3.165,31 3.292,71 3.412,16
1 207 2.991,12 3.021,79 3.113,79 3.236,45 3.345,32
2 190 2.768,11 2.796,26 2.880,70 2.993,30 3.093,22
3 165 2.460,23 2.484,67 2.558,01 2.655,79 2.742,56
4 145 2.228,16 2.249,64 2.314,09 2.400,01 2.476,27
5 135 2.103,19 2.123,19 2.183,19 2.263,19 2.334,19
6 125 1.981,70 2.000,22 2.055,77 2.129,85 2.195,59
7 115 1.856,57 1.873,61 1.924,72 1.992,87 2.053,35
8 100 1.705,38 1.720,19 1.764,64 1.823,90 1.876,49

Assegno unico e universale: il calendario dei pagamenti per il secondo semestre 2025

Il pagamento della prima rata avviene nell’ultima settimana del mese successivo a quello della presentazione della domanda (INPS, messaggio 14 luglio 2025, n. 2229).

L’INPS ha fornito il calendario dei pagamenti dell’Assegno unico e universale per i figli a carico (AUU) relativi ai mesi da luglio a dicembre 2025. Le prestazioni in corso di godimento che non hanno subito variazioni, sono accreditate secondo il seguente calendario:

– 21-22 luglio

– 20-21 agosto

– 22-23 settembre

– 20-21 ottobre      

– 20-21 novembre   

– 17-19 dicembre.

Il pagamento della prima rata della prestazione avviene, come di consueto, nell’ultima settimana del mese successivo a quello della presentazione della domanda. Nella stessa data sono accreditati anche gli importi delle rate in cui l’AUU è stato oggetto di un conguaglio, a credito o a debito.

 

IVA su spese condivise di studio professionale non associato

L’Agenzia delle entrate affronta il trattamento IVA di somme dovute a seguito di un’ordinanza di ingiunzione per il riaddebito di costi comuni di uno studio professionale non costituito in associazione professionale (Agenzia delle entrate, risposta 14 luglio 2025, n. 189).

L’Istante, un avvocato, ha convenuto lo scioglimento di un’associazione professionale e la contestuale ripartizione e riaddebito dei costi comuni dello studio.
A seguito di un lungo contenzioso per l’accertamento delle spese, una consulenza tecnica d’ufficio (CTU) è stata disposta dal giudice. La CTU ha riclassificato tutte le spese sostenute e ricostruito la quota spettante all’Istante, dedotti gli acconti già versati.
Per il recupero di una somma dovuta, è stato notificato un atto di precetto in esecuzione di un’ordinanza del Tribunale.
Il quesito principale dell’Istante riguarda, dunque, l’applicazione dell’IVA sul riaddebito di questi costi, che sono stati distinti analiticamente per voci e categorie di spesa dal CTU, e non in via forfettaria. Inoltre, è stato chiesto di chiarire come applicare l’IVA sugli interessi legali dovuti e sulle spese legali a favore della controparte vittoriosa, dato che quest’ultima è un soggetto passivo con diritto alla detrazione.

 

Al riguardo, l’Agenzia delle entrate ha fornito le seguenti indicazioni sul corretto trattamento IVA:

  • Riaddebito delle spese comuni dello studio: la circolare n. 58/E/2001 chiarisce che il riaddebito di spese comuni tra professionisti non costituiti in associazione professionale deve essere realizzato tramite l’emissione di una fattura assoggettata ad IVA. Di conseguenza, le somme che l’Istante dovrà corrispondere in esecuzione dell’ordinanza del giudice costituiscono operazioni imponibili ai fini IVA, con applicazione dell’aliquota ordinaria. Questo è in linea con le precedenti fatture di acconto già emesse. Viene esclusa la configurazione giuridica dell’accordo come contratto di mandato senza rappresentanza. Pertanto, il pagamento della somma stabilita nell’ordinanza è oggettivamente imponibile IVA.

  • Trattamento IVA degli interessi legali: per stabilire il trattamento fiscale degli interessi legali, è necessario individuarne la natura giuridica e la “causa” per la quale sono stati liquidati. L’articolo 15 del D.P.R. n. 633/1972 stabilisce che non concorrono a formare la base imponibile le somme dovute a titolo di interessi moratori o di penalità per ritardi o altre irregolarità nell’adempimento degli obblighi. Nel caso in esame, gli interessi legali assumono una natura risarcitoria per il ritardo nel pagamento delle spese comuni. Pertanto, non devono concorrere a formare la base imponibile IVA.

  • Trattamento IVA delle spese legali: sulla base di precedenti circolari e risoluzioni (n. 203/1994 e n. 91/1998), la parte soccombente in un giudizio, condannata al pagamento degli oneri e delle spese a favore dell’avvocato della controparte vittoriosa, è tenuta al pagamento dell’imposta. L’unica eccezione si ha quando il vincitore della causa, in quanto soggetto passivo d’imposta, e la vertenza inerisce all’esercizio della propria attività d’impresa, ha titolo ad esercitare la detrazione dell’IVA. In tale circostanza, il legale della controparte può richiedere al soccombente l’importo dell’onorario e delle spese processuali, ma non anche quello dell’IVA, in quanto tale imposta è dovuta per rivalsa dal proprio cliente.

  • Detrazione dell’IVA: in generale, ai sensi dell’articolo 19 del D.P.R. n. 633/1972, l’IVA è detraibile per beni e servizi acquistati nell’esercizio di impresa, arte o professione, impiegati per realizzare operazioni imponibili. L’IVA è detraibile nella misura in cui gli acquisti siano inerenti, strumentali e necessari all’esercizio dell’attività economica imponibile svolta dal contribuente.

CIPL Edilizia Artigianato Bologna: EVR 2025



Le parti sociali dell’Emilia Romagna prorogano l’EVR 2025 e stabiliscono le modalità di erogazione 


Lo scorso 4 luglio le Parti Sociali territoriali dell’Emilia Romagna Agci, Cna Costruzioni, Confartigianato, Confcooperative, Legacoop, Feneal-Uil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil hanno siglato il verbale di accordo per la proroga della corresponsione dell’EVR per l’anno 2025.


Ai fini della determinazione dell’EVR sono stati confrontati gli indicatori territoriali relativi al triennio 2021-2024 con quelli del triennio 2020-2023 ed è emerso, dalla loro somma ponderale, l’esito positivo di tutti e 4 gli indicatori con un valore percentuale da applicare pari al 100%.


Nel caso di aziende che abbiano effettuato la verifica interna con esito positivo di soli 2 parametri territoriali, l’importo dell’EVR relativamente al periodo aprile-dicembre 2025 sarà il seguente: 






































Livello Importo EVR 2025 Impiegati Importo EVR 2025 Operai
8 91,32
7 71,63
6 64,47
5 53,72 0,31
4 50,14 0,29
3 45,56 0,27
2 41,90 0,24
1 35,81 0,21

Nel caso di aziende che abbiano effettuato la verifica interna con esito positivo di un solo parametro territoriale, l’importo dell’EVR relativamente al periodo aprile-dicembre 2025 sarà il seguente: 






































Livello Importo EVR 2025 Impiegati Importo EVR 2025 Operai
8 46,68
7 35,82
6 32,24
5 26,86 0,16
4 25,07 0,14
3 23,28 0,13
2 20,95 0,12
1 17,91 0,10

Entro il 31 luglio 2025 viene specificato che le aziende dovranno comunicare alle OO.SS., alle RSA/RSU ed alla Cassa Edile di Bologna  le risultanze della verifica interna da cui deriva la determinazione dell’importo dell’EVR.

CCNL Presidenza del Consiglio: siglata l’ipotesi

Per il periodo 2019-2021 previsti aumenti

Il CCNL decorre dal 1° gennaio 2019 al 31 dicembre 2021 sia  per la parte giuridica che per la parte economica.

E’ prevista una revisione del sistema di classificazione del personale, per valorizzare la carriera del personale, con l’introduzione di nuovi profili ad elevato contenuto professionale e specialistico.

Definita anche  l’introduzione di norme sull’age management, che pongono attenzione alle differenze di età dei dipendenti e valorizzazione della maggiore esperienza oltre ad una maggiore attenzione alla formazione del personale.

A livello economico, l’accordo prevede un incremento retributivo medio mensile pari a 168,00 euro per 13 mensilità  a decorrere dal 1° gennaio 2020  che comprende ed assorbe l’incremento corrisposto dal 1° gennaio 2019.